bagna cauda
Tradizioni in Piemonte

La bagna caôda piemontese: tradizione e ricetta

La bagna caôda piemontese è un piatto che, come per magia… fa socializzare i commensali: in Piemonte è considerata, di fatto, come un piccolo rito.
Si tratta di un vero e proprio piatto conviviale: il gesto stesso con cui i commensali intingono ripetutamente le proprie verdure nello stesso tegame definisce di fatto una piccola comunità.

E’ un piatto che racconta chiaro e tondo che cos’è l’IDENTITA. Non c’è dubbio che per noi piemontesi rappresenti la vera tradizione, un simbolo di cultura e autenticità.
Se però ci fermiamo a pensare un attimo… acciughe e olio sono prodotti tipici della vicina Liguria!

E quindi? Vi stiamo dicendo forse che la bagna caôda non è piemontese? Ci hanno raccontato il falso per decenni?! Tranquilli: vi spieghiamo tutto!

bagna cauda tavolata - La bagna caôda piemontese: tradizione e ricetta

Ciò che definiamo come IDENTITARIO non è quasi mai riconducibile a qualcosa di fisso nel passato, qualcosa che E’ SEMPRE STATO COSI.
I piemontesi viaggiavano molto e spessissimo si ritrovavano a commerciare con i liguri, che scambiavano merci con l’estero grazie ai loro porti.

Ci sono altre teorie che portano la bagna caôda ad avere antenati francesi, della vicina Provenza, in quanto esistono documenti risalenti al medioevo in cui si parlava di “anchoiade”. I primi a portarla in Italia (e quindi in Piemonte) furono i mercanti astigiani. Le classi superiori hanno da sempre guardato con disgusto questo piatto, “grazie” alla massiccia presenza di AGLIO: per questa ragione dobbiamo aspettare il 1875 per avere una traccia scritta della ricetta come la conosciamo oggi.

bagna caoda  1024x1024 - La bagna caôda piemontese: tradizione e ricetta
bagna caoda verdure 1 1024x1024 - La bagna caôda piemontese: tradizione e ricetta

LA RICETTA: INGREDIENTI E PREPARAZIONE


Gli ingredienti necessari sono:

  • le acciugherigorosamente le rosse di Spagna, almeno tre a testa;
  • l’aglio in misura variabile (una testa pro capite o uno spicchio a persona più uno per la pentola come si usa nelle moderne rivisitazioni);
  • l’olio.

Le acciughe vanno dissalate, pulite in acqua e vino, asciugate e diliscate.
L’aglio andrebbe solo privato del germoglio, tagliato a fettine sottilissime e lasciato a riposare in una zuppiera di acqua fredda (SE volete renderla più digeribile, allora bollitelo nel latte!).
Di olio: almeno mezzo bicchiere a testa.
Per quanto riguarda le verdure, meglio se a chilometro zero, proprie del territorio.

aglio - La bagna caôda piemontese: tradizione e ricetta

Si intingono molto spesso i peperoni, il cavolo, il sedano, il finocchio, i topinanbour e i cardi. In realtà si può intingere tutto ciò che si vuole!
La cottura deve essere breve e a fuoco molto basso, per questo è importante che l’aglio venga tagliato sottile, in modo che si sciolga in poco tempo.

QUI trovate la ricetta della bagna caôda piemontese di Giallo Zafferano!

Hai mai assaggiato la bagna caôda? Sapore forte eh??

Facci sapere cosa ne pensi qui sotto nei commenti e condividi questo articolo con i tuoi amici per organizzare un bel pranzetto piemontese!
Seguici su INSTAGRAM e FACEBOOK !

Condividi questo articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Language